Ecologia

 

 

 

 

Il bike sharing: ecologico, sano e a basso costo

 

La bicicletta è uno degli strumenti fondamentali per una mobilità sostenibile. Oltre a non inquinare, permette un sano esercizio fisico e dà la possibilità di arrivare prima agli appuntamenti in caso di traffico. Tante città e cittadine italiane sono adattissime alla bicicletta anche se l’abitudine ad usare la bicicletta come alternativa ad automobili e mezzi pubblici non è diffusa capillarmente. Per girare nel centro storico di Roma e aggirare divieti e multe, esiste una soluzione economica ed ecologica ma che purtroppo non decolla: il bike sharing.
Il bike-sharing è uno strumento messo a disposizione delle amministrazioni per incentivare l’utilizzo della bicicletta, in vari punti delle città sono installate delle stazioni dove collocare le biciclette che sono bloccate: per utilizzarle è necessaria una tessera contactless o una chiave. Alla fine dell'utilizzo la bicicletta può essere riportata in un'altra stazione o obbligatoriamente nella medesima stazione di partenza (in base al sistema).Generalmente la prima mezz'ora o ora è gratuita, poi il servizio è a pagamento e più usi la bicicletta (e quindi non la condividi) più il costo aumenta. Esistono anche sistemi, installati soprattutto nelle città più piccole, completamente gratuiti (salvo il pagamento di una cauzione per la tessera o la chiave).Le città dotate di bike sharing in Italia sono più di cento. Il servizio è attivo sia nelle grandi aree metropolitane (Milano, Roma, Torino), sia nelle grandi città (Brescia), sia in paesi piccoli (ad esempio Marcon).Il bike sharing di Milano è l'unico italiano paragonabile a quello di altri paesi europei per sviluppo e utilizzatori anche se il rapporto tra biciclette disponibili e numero di abitanti è comunque nettamente inferiore (a Milano 1/1000, a Parigi 1/100).