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Dieta Mediterranea nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Il 16 novembre 2010, il Comitato intergovernativo dell’UNESCO riunitosi a Nairobi, in Kenya, ha sancito l’inserimento della Dieta Mediterranea nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Un altro grande sforzo del Parco, il quale essendo portatore dell’identità culturale di un territorio ricco e variegato come quello del Cilento, ha sostenuto con forza la candidatura della Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità voluta dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Giancarlo Galan.
“ Insieme alla Provincia di Salerno ed alla Regione Campania, – afferma il Presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Amilcare Troiano – abbiamo organizzato, finanziato e sponsorizzato numerose iniziative che hanno promosso i principi della Dieta Mediterranea. Inoltre, il 13 marzo scorso abbiamo firmato, insieme al compianto Sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ed al Capo di Gabinetto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Giuseppe Ambrosio, in Marocco la “Dichiarazione di Chefchaouen” a sostegno della candidatura della Dieta Mediterranea da parte delle quattro comunità emblematiche Cilento (Italia), Koron (Grecia), Sorìa (Spagna) e Chefchaouen (Marocco). La dieta Mediterranea, individuata dal prof. Ancel Keys, dopo diversi anni di studi a Pioppi, non è più un valore solo del Cilento ma dell’intera Umanità. Si avvera quello che era soprattutto il sogno del Sindaco Angelo Vassallo e Pioppi e l’intero Cilento oggi sono in festa”.
“ Fondamentale – continua Troiano – è stato negli anni il ruolo del Cilento che l’Italia ha individuato come simbolo di questo valore culturale immateriale. Adesso dobbiamo attivarci affinché questo ambito riconoscimento Unesco abbia anche una ricaduta economicamente vantaggiosa per le produzioni tipiche e per il turismo naturalistico ed enogastronomico del Parco, consapevoli che lo sviluppo sociale, culturale ed economico di un territorio non può prescindere dalla valorizzazione della sua specificità e della sua identità che, mai come adesso, è ben rappresentata anche dalla Dieta Mediterranea “.